Grand Bazaar è un ottimo ristorante con cucina tipica turca.
Innanzitutto cerchiamo di capire dove si trova.
Se si vuole passeggiare un pò immergendosi nel flusso dei turisti dediti allo shopping occorre arrivare alla stazione metropolitana di Oxford Circus oppure di Marble Arch.
In entrambi i casi la camminata dura circa 10 minuti in quanto il ristorante si trova a circa 800 metri da entrambi le stazioni.
Se invece si ha fretta di arrivare allora la soluzione migliore è arrivare alla stazione ferroviaria di Bond Street ... in questo caso il ristorante è a un tiro di schioppo (circa 200 metri) e in due minuti siamo già di fronte al Grand Bazaar.
Secondo me un turista vi arriva o per sbaglio o perchè consigliato da qualche londinese ... perché questa zona è addirittura quasi nascosta e da Oxford Street vi si arriva attraverso una strettoia.
In un batter d'occhio passiamo dalla confusione di Oxford Street alla tranquillità di St Christopher Place.
La piazza e James Street sono comunque ricche di negozi, bar e ristoranti però non vi si trova quella frenesia tipica della vicina Oxford Street.
Una volta giunto nella via un turista italiano lo trova facilmente perchè di fianco al Gran Bazaar c'è il Ristorante italiano "Sirena" riconoscibile da sgargiante tenda da sole tutta tricolore.
Fuori dalla porta c'è una graziosa ragazza che, menù nelle mani, invita i clienti ad entrare ... io non ne ho bisogno in quanto la mia guida già conosce il posto e il ristorante ... e ha scelto questo ristorante per festeggiare il nostro ottavo San Valentino londinese.
E come si può notare dalla foto il locale ci accoglie con tanti palloncini a cuore ... e mi pongo la domanda: "anche i turchi festeggiano il San Valentino oppure è solo una strategia commerciale?"
Il ristorante è piccolo, i tavoli sono stretti uno vicino all'altro e al soffitto sono appese tante belle lampade dai mille colori che, a causa della mia altezza, quasi rasentano la mia testa.
Per nostra fortuna siamo arrivati in un momento non tanto affollato e il cameriere di sua spontanea volontà unisce al nostro piccolo tavolo anche quello vicino ... non oso pensare dove e come avrebbero appoggiato i diversi piatti e in che condizioni eravamo costretti a mangiare senza il supporto di un altro tavolino.
A parte queste questioni logistiche il cibo è risultato veramente variegato, saporito ... e come suol dirsi ... ottimo e abbondante.
Il tavolo, molto semplice e in legno, è arredato con piatti in cui sono poggiati dei petali di rosa (merchandising di San Valentino) e un piccolo piattino con olive .. sarà la fame ... sarà l'eccitazione della "carne turca" .. sta di fatto che le olive spariscono in 10 secondi.
Al cameriere, dalla vaga rassomiglianza con Alessandro Gasman, abbiamo ordinato un "Sultans Button Popper" comprendente 10 antipasti, di cui 5 freddi e 5 caldi, un Grand Bazaar Special kebab che solo a ricordarlo fa venire l'acquolina in bocca, un Mix Fruit Platter e un Tea.
Il tutto a 23,90 sterline cadauno ... più bevande e servizio.
Il pranzo inizia con un pallone ... balloon bread
Il lavash (pane pallone) è una focaccia sottile morbida di origine armena, popolare nel Caucaso, Iran e Turchia ed è realizzato con farina, acqua e sale.
Semi di sesamo tostati e semi di papavero sono cosparsi sul pane prima della cottura.
La particolare cottura lo rende gonfio appunto come un pallone.
Detto ciò nella pratica è friabile, pure troppo, ma dal gusto piacevole, anche se a pensarci bene ... è dura fare la scarpetta nel piatto con il balloon bread.
Dopo il pane a forma di palla gli antipasti iniziano con una gustosa pizza ... Findik Lahmacun (Turkish Pizza)
Trattasi della classica pizza turca con carne di agnello macinata e verdure fresche tritate.
A seguire la serie di antipasti ... e sfido chiunque a capire quali sono freddi e quali sono caldi.
Nel primo piatto ci sono due salse
- Hummus (Crema di ceci), specialità Mediterranea realizzata con ceci , tahin, olio d'oliva, succo di limone e aglio.
- Manca, una specie di yogurt con spinaci e aglio
E poi ...
- Whitebait ... Bianchetti fritti nel pangrattato
- Bakla (Broad Beans) ... Fave fresche cotti in olio d'oliva, servita con yogurt all'aneto e un pizzico di aglio.
- Dolma ... Foglie di vite ripiene con un delizioso ripieno di riso, cipolla, pinoli ed erbe miste.
- Potato A La Turca (Potato Salad) ... Insalata di patate piccante preparata con pomodoro, chili e pepe, coriandolo, erbe aromatiche e olio d'oliva
- Borek (Feta Cheese Pastry) ... Sfoglia ripiena di formaggio feta e prezzemolo
- Patlican Kizartma (Fried Aubergine Istanbul) ... Fritto di melanzane con peperoni verdi, servita con yogurt cremoso e salsa di pomodoro.
Ultimo antipasto
- Grilled Chicken ... Spiedini di pollo grigliato
E finalmente il tanto atteso "Grand Bazaar Special kebab" ... Una vasta selezione di kebabs
Piatto abbondante, vari tipi di carne, sapori da leccarsi le dita.
L'ennesima conferma di quanto sia ineguagliabile la cucina turca quanto si tratta di preparare piatti di carne.
Gli antipasti sinceramente erano godibili ma non eccezionali ... anzi ... se ne poteva pure fare a meno ma solo per assaporare il "Grand Bazaar Special kebab" ne è valsa la pena sedersi al tavolo del Grand Bazaar.
Non so se è una esigenza personale o un vizio italico ma come si fa a mangiare la carne senza accompagnarla con qualcosa che sia apparentemente simile al pane?
E così abbiamo richiesto del "pita bread turkish" ... che altro non è che una normale focaccia bianca, quella che io chiamo "pizza salata".
Siamo in dirittura d'arrivo ... ormai satolli e soddisfatti ma il dessert non si può rifiutare.
Prima perchè è già previsto nel menù prescelto, il "Sultans Button Popper" e poi perchè non ci si può alzare dal tavolo senza aver assaporato il dolce locale ... ergo ... si faccia avanti il Mix Fruit Platter.
Non saprei dire che dolce sia quello che ci hanno servito però non posso non riconoscere gli inconfondibili Baklava ... buoni ma troppo dolci per il mio gusto
Tra le varie bevande che si possono richiedere per accompagnare il dessert la nostra scelta è caduta su un Tea Turkish al sapore di gelsomino ... scelta obbligata in quanto siamo "orgogliosamente" astemi.
Il tutto accompagnato da dolcetti gommosi e zuccherosi e dal gusto piacevole.
Innanzitutto cerchiamo di capire dove si trova.
Se si vuole passeggiare un pò immergendosi nel flusso dei turisti dediti allo shopping occorre arrivare alla stazione metropolitana di Oxford Circus oppure di Marble Arch.
In entrambi i casi la camminata dura circa 10 minuti in quanto il ristorante si trova a circa 800 metri da entrambi le stazioni.
Se invece si ha fretta di arrivare allora la soluzione migliore è arrivare alla stazione ferroviaria di Bond Street ... in questo caso il ristorante è a un tiro di schioppo (circa 200 metri) e in due minuti siamo già di fronte al Grand Bazaar.
Secondo me un turista vi arriva o per sbaglio o perchè consigliato da qualche londinese ... perché questa zona è addirittura quasi nascosta e da Oxford Street vi si arriva attraverso una strettoia.
In un batter d'occhio passiamo dalla confusione di Oxford Street alla tranquillità di St Christopher Place.
La piazza e James Street sono comunque ricche di negozi, bar e ristoranti però non vi si trova quella frenesia tipica della vicina Oxford Street.
Una volta giunto nella via un turista italiano lo trova facilmente perchè di fianco al Gran Bazaar c'è il Ristorante italiano "Sirena" riconoscibile da sgargiante tenda da sole tutta tricolore.
Fuori dalla porta c'è una graziosa ragazza che, menù nelle mani, invita i clienti ad entrare ... io non ne ho bisogno in quanto la mia guida già conosce il posto e il ristorante ... e ha scelto questo ristorante per festeggiare il nostro ottavo San Valentino londinese.
E come si può notare dalla foto il locale ci accoglie con tanti palloncini a cuore ... e mi pongo la domanda: "anche i turchi festeggiano il San Valentino oppure è solo una strategia commerciale?"
Il ristorante è piccolo, i tavoli sono stretti uno vicino all'altro e al soffitto sono appese tante belle lampade dai mille colori che, a causa della mia altezza, quasi rasentano la mia testa.
Per nostra fortuna siamo arrivati in un momento non tanto affollato e il cameriere di sua spontanea volontà unisce al nostro piccolo tavolo anche quello vicino ... non oso pensare dove e come avrebbero appoggiato i diversi piatti e in che condizioni eravamo costretti a mangiare senza il supporto di un altro tavolino.
A parte queste questioni logistiche il cibo è risultato veramente variegato, saporito ... e come suol dirsi ... ottimo e abbondante.
Il tavolo, molto semplice e in legno, è arredato con piatti in cui sono poggiati dei petali di rosa (merchandising di San Valentino) e un piccolo piattino con olive .. sarà la fame ... sarà l'eccitazione della "carne turca" .. sta di fatto che le olive spariscono in 10 secondi.
Al cameriere, dalla vaga rassomiglianza con Alessandro Gasman, abbiamo ordinato un "Sultans Button Popper" comprendente 10 antipasti, di cui 5 freddi e 5 caldi, un Grand Bazaar Special kebab che solo a ricordarlo fa venire l'acquolina in bocca, un Mix Fruit Platter e un Tea.
Il tutto a 23,90 sterline cadauno ... più bevande e servizio.
Il pranzo inizia con un pallone ... balloon bread
Il lavash (pane pallone) è una focaccia sottile morbida di origine armena, popolare nel Caucaso, Iran e Turchia ed è realizzato con farina, acqua e sale.
Semi di sesamo tostati e semi di papavero sono cosparsi sul pane prima della cottura.
La particolare cottura lo rende gonfio appunto come un pallone.
Detto ciò nella pratica è friabile, pure troppo, ma dal gusto piacevole, anche se a pensarci bene ... è dura fare la scarpetta nel piatto con il balloon bread.
Dopo il pane a forma di palla gli antipasti iniziano con una gustosa pizza ... Findik Lahmacun (Turkish Pizza)
Trattasi della classica pizza turca con carne di agnello macinata e verdure fresche tritate.
A seguire la serie di antipasti ... e sfido chiunque a capire quali sono freddi e quali sono caldi.
Nel primo piatto ci sono due salse
- Hummus (Crema di ceci), specialità Mediterranea realizzata con ceci , tahin, olio d'oliva, succo di limone e aglio.
- Manca, una specie di yogurt con spinaci e aglio
E poi ...
- Whitebait ... Bianchetti fritti nel pangrattato
- Bakla (Broad Beans) ... Fave fresche cotti in olio d'oliva, servita con yogurt all'aneto e un pizzico di aglio.
- Dolma ... Foglie di vite ripiene con un delizioso ripieno di riso, cipolla, pinoli ed erbe miste.
- Potato A La Turca (Potato Salad) ... Insalata di patate piccante preparata con pomodoro, chili e pepe, coriandolo, erbe aromatiche e olio d'oliva
- Borek (Feta Cheese Pastry) ... Sfoglia ripiena di formaggio feta e prezzemolo
- Patlican Kizartma (Fried Aubergine Istanbul) ... Fritto di melanzane con peperoni verdi, servita con yogurt cremoso e salsa di pomodoro.
Ultimo antipasto
- Grilled Chicken ... Spiedini di pollo grigliato
E finalmente il tanto atteso "Grand Bazaar Special kebab" ... Una vasta selezione di kebabs
Piatto abbondante, vari tipi di carne, sapori da leccarsi le dita.
L'ennesima conferma di quanto sia ineguagliabile la cucina turca quanto si tratta di preparare piatti di carne.
Gli antipasti sinceramente erano godibili ma non eccezionali ... anzi ... se ne poteva pure fare a meno ma solo per assaporare il "Grand Bazaar Special kebab" ne è valsa la pena sedersi al tavolo del Grand Bazaar.
Non so se è una esigenza personale o un vizio italico ma come si fa a mangiare la carne senza accompagnarla con qualcosa che sia apparentemente simile al pane?
E così abbiamo richiesto del "pita bread turkish" ... che altro non è che una normale focaccia bianca, quella che io chiamo "pizza salata".
Siamo in dirittura d'arrivo ... ormai satolli e soddisfatti ma il dessert non si può rifiutare.
Prima perchè è già previsto nel menù prescelto, il "Sultans Button Popper" e poi perchè non ci si può alzare dal tavolo senza aver assaporato il dolce locale ... ergo ... si faccia avanti il Mix Fruit Platter.
Non saprei dire che dolce sia quello che ci hanno servito però non posso non riconoscere gli inconfondibili Baklava ... buoni ma troppo dolci per il mio gusto
Tra le varie bevande che si possono richiedere per accompagnare il dessert la nostra scelta è caduta su un Tea Turkish al sapore di gelsomino ... scelta obbligata in quanto siamo "orgogliosamente" astemi.
Il tutto accompagnato da dolcetti gommosi e zuccherosi e dal gusto piacevole.
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