Sono un simbolo di Londra: le insegne pubblicitarie luminose di Piccadilly Circus.
Da circa un secolo splendono nel cuore di Londra (sono rimaste spente durante la seconda guerra mondiale e sono state oscurate soltanto in altre due occasioni: la morte di Churchill nel 1965 e i funerali della principessa Diana nel ‘97).
All’inizio reclamizzavano prodotti britannici ed europei: la birra Guinness, l’acqua minerale Perrier, lo Schweppes.
Da ormai quarant’anni non vi compare più un solo prodotto britannico.
Londra è una delle mete preferite dagli innamorati, sia per una luna di miele sia per una fuga romantica di fine settimana.
Ma al di là della grande città, vi sono luoghi pieni di magia che offrono esperienze uniche da vivere in due.
In questo articolo ti suggeriamo alcune delle fughe più romantiche che potrai realizzare da Londra: Oxford - Canterbury - Bath - Stratford-upon-Avon
Compie 40 anni lo storico locale sparso in 53 Paesi fondato da due americani a Londra nel '71 che propugna manie e tendenze, dalle chitarre regalate dalle rockstar alla moda delle magliette.
Tutto comincia nel lontano 1971.
L'americano Peter Morton ha un bar a Londra con souvenir americani.
Conosce Isaac Tigrett, anche lui statunitense, e insieme decidono di fondare un nuovo ristorante, in cui gli inglesi avrebbero imparato la cultura e la cucina americana.
Parte da qui la storia dell'Hard Rock Cafè: 40 anni di attività, 149 cafè in 53 Paesi del mondo, e soprattutto 85 mila pezzi di memorabilia appartenute a grandi nomi della musica come i Beatles, Elvis Presley, Jimi Hendrix, Jim Morrison, Freddie Mercury.
Molti turisti quando viaggiano amano fare il classico Sightseeing Tour della città. Anche quando si parla di Londra sento spesso chiedere “Com’è il giro in bus? Ne vale la pena?”.
Vi dirò, a me piace camminare e non ho mai preso un Sightseeing Bus, ma so che il Big Bus Tour è uno dei modi più carini per girare Londra su un autobus col tetto aperto!
Londra rappresenta il luogo ideale in cui approfondire la conoscenza della Prima e Seconda Guerra Mondiale, sia per quel che riguarda gli avvenimenti sul fronte sia quelli in patria.
L’Inghilterra possiede indubbiamente una storia militare incredibilmente ricca e interessante, così come dimostrano diverse attrazioni londinesi.
In quanto patria della monarchia, Londra ha rappresentato il centro da cui vennero orchestrate numerose guerre.
Essa inoltre, rispetto ad altre città inglesi, venne pesantemente colpita dai raid aerei, il cui lascito è tuttora visibile.
L’Imperial War Museum di Londra rappresenta il punto di partenza ideale per coloro che vogliono approfondire il periodo della guerra nel decidere cosa vedere a Londra.
Ciascuno di noi, di ritorno da un viaggio di piacere a Londra, è in grado di suggerire luoghi da visitare, ristoranti da frequentare, pub nei quali cercare di mimetizzarsi con una pinta di birra in mano, sentendosi forse un po’ inglese fra gli inglesi. Di Londra si è detto e si dirà ancora moltissimo, ma è praticamente impossibile dire tutto.
Londra attrae magneticamente, ed è difficile dire esattamente quali sono gli ingredienti di questo fascino che poco o nulla ha da spartire con il romanticismo di Parigi, la vivace euforia di Barcellona o la severa solennità di Vienna.
A me capita praticamente ogni volta che torno a casa dopo un soggiorno anche breve. Una nostalgia mista ad ansia di tornare al più presto mi fa capire che, ancora una volta, questa città mi ha stregato.
A Londra si va per turismo, per incontri di lavoro, ma anche per restarci.
Come la ragazza italiana incontrata alla biglietteria ferroviaria dell’aeroporto di Gatwick, che stava acquistando un biglietto di sola andata per la City o la giovane cameriera anch’essa italiana di un ristorante in Leicester Square, che dopo essere venuta a Londra “per fare un’esperienza” racconta con occhi brillanti e voce piena di entusiasmo della sua nuova casa e dei suoi gatti, evidentemente intenzionata a fermarsi a lungo.
Tutti al lavoro in bicicletta.
Per la prima volta il numero di pendolari che raggiungono alcune zone del centro di Londra durante le ore di punta di massimo traffico in bici ha superato quello di coloro che fanno lo stesso viaggio in automobile.
A Cheapside, una strada della City, su cui ogni mattina affluiscono banchieri, broker e impiegati della cittadella finanza, i ciclisti costituiscono ora più del 50 per cento dei pendolari.
Sul ponte di Southwark, che attraversa il Tamigi, sono più del 42 per cento del totale del traffico urbano.
E il fenomeno non riguarda soltanto la capitale.
E' morto William Brian Haw, l'uomo che soffriva per gli altri: da anni accampato sotto il parlamento di Londra, aveva "scovato nella legge" il diritto di stare male per il male degli altri e di manifestare il suo dolore.
E aveva coniato lo slogan "Stop Killing My Kids"
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