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sabato 31 marzo 2012

Aspettando le Olimpiadi. Notizie di Marzo 2012


Wembley Stadium


La cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Londra 2012, il 27 luglio, sarà aperta ufficialmente dalla regina Elisabetta II e il principe consorte Filippo.
L'annuncio è arrivato da Buckingham Palace.
Alla coppia regale sarà affidata anche la cerimonia d'apertura della successiva Paralimpiadi, in programma il 29 agosto ancora a Londra.
Allo stadio Olimpico di Stratford si perpetuerà una tradizione che va avanti da oltre un secolo affidando al Capo di Stato locale l'onore di aprire i Giochi.

Tutti gli atleti britannici che parteciperanno ai Giochi di Londra saranno sottoposti a test antidoping da qui all'inizio della manifestazione, a fine luglio.
Lo ha annunciato oggi l'agenzia antidoping britannica (Ukad).
"In quanto Paese ospite, vogliamo essere in prima linea nella lotta per uno sport pulito e far sì che il pubblico britannico abbia fiducia nelle prestazioni dei suoi atleti", ha dichiarato il direttore generale di Ukad, Andy Parkinson.
La maggioranza dei test saranno a sorpresa.

Il Cio ha (avrebbe) dato il via libera a Facebook, Twitter, Youtube e blog al Villaggio Olimpico di Londra, tanto che si era parlato addirittura della prima Olimpiade dove i social network avranno quello spazio che prima non avevano mai avuto (figuriamoci quattro anni fa, a Pechino...).
Ma attenzione, c'è l'inganno.
Perché non è vero che il Cio " incoraggia attivamente e appoggia gli atleti a partecipare ai social media e parlare delle proprie esperienze tramite di blog...", come sostiene, perché ha messo tanti e tali "paletti" che alla fine gli atleti potranno scrivere solo messaggi banali, tipo "mamma qui a Londra tutto bene, mi sono allenato e domani spero di fare una bella gara...".

L'avvertimento della British Olympic Association: rischio di prendere un virus.
Ma il governo di Londra boccia la proposta
Niente strette di mano agli avversari se non volete compromettere le vostre chance di medaglia olimpica.
Questo l’avvertimento recapitato a mezzo stampa (leggi «Mirror» e «Daily Mail» agli atleti inglesi che disputeranno i prossimi Giochi olimpici dal dottor Ian McCurdie, responsabile della British Olympic Association, preoccupato che un qualsivoglia virus - contratto magari con una banale stretta di mano, complici l’ambiente «abbastanza ostile» del villaggio olimpico e il fatto che per molti sia «la prima volta» - possa pregiudicarne il successo in gara.

Londra sarà la città che ospiterà le olimpiadi 2012 e ha voluto fare le cose per bene, palazzi, stadi e palazzetti che ospiteranno le competizioni sportive non saranno solo dei luoghi nei quali si farà sport, ma anche degli edifici frutto di sperimentazione, ricerca e design.
Molte costruzioni sono già pronte e esternamente sono eleganti e diverse l’una dall’altra.
Ecco alcune foto degli edifici che al loro interno nascondono campi da tennis, piscine ecc.

Cinguettare' su twitter può costare caro agli atleti azzurri che quest'estate voleranno a Londra per le Olimpiadi.
Nel contratto di 13 pagine che ogni atleta italiano dovrà firmare è previsto per la prima volta in modo esplicito il divieto di scommesse sportive (art.10).
L'uso dei social network come Facebook e Twitter, di gran moda fra gli atleti, non sarà vietato ma limitato.
Durante tutto il periodo delle Olimpiadi eventuali 'post' degli atleti su social media, siti web e Twitter "non devono riportare notizie sulle competizioni o commenti sulle attività di altri partecipanti o persone accreditate, o pubblicare qualunque informazione di tipo confidenziale o privato relativa a qualsiasi altra persona o organizzazione".
I post dovranno essere "sempre e comunque conformi allo spirito olimpico" oltre che "dignitosi e di buon gusto, mai contenendo volgarità o parole o immagini oscene".

La capitale britannica si prepara ai Giochi: alle fermate del celebre underground sono stati dati i nomi dei campioni del passato e del presente.
Da Spitz a Bolt, da Mennea a Pietri, da Bryant a Federer.
Per ora è solo un poster, ma non è escluso che durante i Giochi il nome originale non sia affiancato da quello della celebrità

A poco più di quattro mesi dall’inizio dei giochi olimpici di Londra, ciò che colpisce di più l’opinione pubblica non è tanto la preparazione atletica dei campioni delle varie nazioni, ma piuttosto i divieti a loro imposti, provenienti da ogni direzione.
Tra i tanti “non si può”, ce ne sono alcuni davvero particolari, che forse trascendono gli aspetti strettamente legati alla competizione.
Come per esempio quello sull’utilizzo dei Social Network, che se infranto comporterà una multa davvero salata: 10mila euro per chi li utilizzerà per comunicare informazioni sensibili sul proprio stato di salute e su quello dei colleghi.

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