La 'Royalmania' che circonda le nozze di William e Kate sta producendo souvenir per tutti i gusti, e anche per quelli più kitsch.
Tra piatti commemorativi e medaglie con l'effige dei due fidanzati sono spuntati i preservativi "Gioielli della Corona", contrassegnati dal ritratto della coppia che si guarda negli occhi e il famoso motto: 'Lie back and think of England' (sdraiati e pensa all'Inghilterra).
Tutte e due sono grandissimi ma sopratutto quelli che gli accomuna e che sono centralissimi.
Polmoni verdi dove trovare pace in mezzo a una metropoli incainatissima.
E' inutile dirvi quanto è grande e quante attrazioni ci sono, basti pensare che ha un lago enorme detto serpentine più un' altro più piccolo dove affittano sdraio, poi ci sono vari monumenti come la statua di Peter Pan o la fontana dedicata a Lady Diana "scambiato d'estate come piccolo acqua park".
Girarlo tutto è un' impresa, bisogna come sempre andarci un pò allenati ma se andrete verso il tramonto verrete ripagati con una vista con bellissimi colori.
Se siete fortunati beccherete anche qualche concerto Rock o qualcuno che al famosissimo speaker corner mostrerà animatamente la sua opinione.
Non c'è niente da fare, Londra o ti entra nel sangue o non ti piace.
A me è entrata nel sangue nel 2000 e da allora almeno una volta all'anno ci devo tornare se no vado in crisi di astinenza.
Una settimana di tempo meraviglioso (era fine maggio), abbiamo fatto tutti i parchi (non perdetevi Hampstead, sia come quartiere che come parco) tranne Richmond, insomma a parte una visita al British Museum (sempre splendido) che è piaciuto anche a mia figlia e nel quale abbiamo apprezzato in pieno l'aplomb inglese (lei si è arrampicata su una statua mentre le facevo una foto e un guardiano l'ha delicatamente tirata giù spiegandole che non è consentito arrampicarsi sulle statue - giuro ha proprio detto così) e un giro sulla London - Eye, abbiamo fatto la vita da "londinesi"
Il Natural History Museum di Londra apre al pubblico Sexual Nature, una mostra che racconta la sessualità e i comportamenti riproduttivi nel regno animale e vegetale.
È la prima esposizione raccomandata ai maggiori di 16 anni mai realizzata nelle sale del museo, è molto attesa e sta facendo discutere per la scelta di affrontare in maniera aperta, seppur scientifica, un tema delicato come quello della riproduzione sessuale.
La mostra consente di farsi una chiara idea di come funzionano queste cose tra gli animali, spiega oggi sul Guardian Jon Henley.
È sempre molto varia e di livello la programmazione artistica della Whitechapel Gallery, collocata nel bel mezzo del quartiere arabo di Londra.
Singolare anche il percorso delle "social sculpture" disseminate tra i corridori, le scale e gli accessi delle sale, che presentano opere di artisti contemporanei appositamente studiati per lo spazio e per la condivisione dei visitatori: per esempio ci sono i lampadari colorati a prisma di Tobias Rehberger e la seduta a confessionale "Me & You" di Annie Ratti.
La fashion week è alle porte: sfilate a parte, vale la pena di ricordare i luoghi di culto e scoprire i nuovi indirizzi al top.
Tracciando un utopico percorso tra le giovani gallerie d’arte, il tour artistico può cominciare con la Pilar Corrias Gallery e la Hannah Barry Gallery per scovare nuovi talenti. Sadie Coles è una certezza, così come la storica White Cube.
Peter Doig, Chris Ofili e Grayson Perry sono tra gli artisti della Victoria Miro. Fino a marzo la Blain Southern ospita una personale di Bill Viola e la the Approach espone Phillip Allen.
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